Lagrein | Vitigno, Stili del Vino, Caratteristiche, Consigli, Abbinamenti e Curiosità

IL VITIGNO LAGREIN E TUTTE LE SUE SFUMATURE NEL VINO

Il Lagrein è la perla rossa dell’Alto Adige!

Si tratta di un vitigno autoctono dalla forte personalità che ha rischiato di scomparire ma fortunatamente i vignaioli altoatesini ne hanno capito le potenzialità e dagli anni ’70 il Lagrein ha conosciuto una rinascita!

Con 487 ettari il Lagrein copre l’8,8% della superficie vitata dell’Alto Adige e il vino che ne deriva è caratterizzato da note di frutti di bosco, ciliegie e fiori di violetta.

Probabilmente il più importante vitigno autoctono dell’Alto Adige, porta a vini raffinati e di grandissima piacevolezza. 

Se affinato in rovere il Lagrein raggiuge il suo picco di eleganza e potenza.

Nella versione rosè è conosciuto anche col nome di Lagrein “Kretzer”.

CHI E' IL LAGREIN?

  • Pare ormai certo che il nome Lagrein derivi da Lagara, una colonia della Magna Grecia in cui si produceva un vino conosciuto come “Lagaritanos”.

  • Le zone di coltivazione più antiche per il Lagrein sono quelle della conca di  Bolzano, nel quartiere di Gries.

  • L’origine del Lagrein è da ricercare in Borgogna: da recenti studi infatti è emerso che anche il Lagrein è figlio del Pinot Nero, a sua volta padre anche del Teroldego.

  • Un tempo il Lagrein si produceva quasi esclusivamente in versione rosè e soltanto dagli anni ‘90 viene commercializzato come rosso in purezza (“Dunkel“).

  • Il Lagrein è generalmente impiegato in purezza, tuttavia è presente anche nei vini delle denominazioni Santa Maddalena, Casteller e Lago di Caldaro, così come unito ad alcune varietà internazionali, come il Merlot e il Cabernet Sauvignon.


PROFUMI E CARATTERISTICHE DEL LAGREIN

Il Lagrein nero ha un colore rosso rubino intenso con sfumature violacee e al naso si esprime con un bouquet ampio ed esuberante di spezie dolci, frutti di bosco (lampone, mirtillo, ora), note di cioccolato e cacao, funghi e sottobosco.

Se affinato in piccoli fusti di rovere, sviluppa note speziate molto nobili che conferiscono maggiore carattere alle selezioni migliori.

Al corposo Lagrein nero si contrappone il rosato “Kretzer”, un vino fruttato con profumi delicati e una vivace freschezza.

All’assaggio il Lagrein nero è un vino di corpo, con un tannino pieno e vellutato, una bella sapidità e leggermente aspro.

Si distinguono bene il pepe e la liquirizia accompagnati da note di frutta rossa che rendono l’assaggio avvolgente.

La versione rosata è piacevole, mediamente strutturata e con una sferzante acidità.


LE REGIONI DEL LAGREIN

Questa varietà autoctona si coltiva in tutto il Trentino Alto Adige, tuttavia la sua zona prediletta è la conca di Bolzano, a Gries in particolare, dove una volta c’era il cuore del Lagrein, i vigneti che ancora oggi appartengono all’abbazia di Gries.

Qui il Lagrein sfrutta le elevate escursioni termiche per sviluppare profumi intensi e fini.

Negli ultimi decenni si sono fatte notare per la qualità della produzione anche le zone orientali di Bolzano (Piani e Rencio) e quelle di Ora (Auer).

Dall’inizio degli anni ’90 il Lagrein viene vinificato anche in Australia e in America (in particolare Califoria e Oregon) dove i vini solitamente non sono commercializzati come Lagrein in purezza.

Una coltivazione sperimentale è stata avviata anche in Mosella.


ABBINAMENTI CON IL LAGREIN

Il Lagrein rosato si sposa meravigliosamente con un antipasto di pesce affumicato o una tradizionale merenda tirolese a base di speck e si consiglia di servirlo ad una temperatura tra 12°-14 °C.

Il Lagrein nero è un vino tipicamente carnivoro e nella sua versione giovane si abbina molto bene a carne alla griglia e salumi dal sapore deciso (anche affumicati).

Se scegliete invece di aprire una bottiglia di Lagrein Riserva potete sbilanciarvi con carni nobili e selvaggina dal sapore intenso come uno spezzatino di cervo, la carne di capriolo o uno stufato di manzo con purea di patate.

Cotture tradizionali e lentissime che daranno vita ad un abbinamento emozionante!


CURIOSITA' SUL LAGREIN

L’origine del vitigno Lagrein è incerta.

Analisi sul DNA illustrano gradi diversi di parentela con il Marzemino, il Teroldego e più alla lontana il Syrah.

Testi storici del 1300 raccontano di un’uva chiamata Lagrein a bacca bianca. Secondo alcuni, quello allora chiamato Lagrein bianco era il “Lagarino bianco”, un’uva trentina. È comunque nel 1500 che in un testo di agricoltura della provincia di Bolzano si fa menzione per la prima volta del Lagrein rosso.

Il nome “Kretzer” del Lagrein rosato deriva dal termine tedesco “aufkratzen”, che tradotto significa “graffiare”. Si narra infatti che questo vino, dopo lunghe partite a carte nelle osterie, rendesse i giocatori piuttosto agguerriti!

A Bolzano da qualche anno si svolge "Autochtona”, una manifestazione in cui le cantine di tutta Italia espongono i loro vini autoctoni, cioè vini che sono stati prodotti nello stesso territorio da almeno 200 anni, come nel caso di questo fiore all’occhiello dell’Alto Adige.

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