Il vitigno Glera (Prosecco) e tutte le sue sfumature nel vino

Se il nome Glera non vi dice molto non dovete preoccuparvi…Sicuramente Prosecco suonerà molto meglio!

La Glera è infatti un vitigno a bacca bianca, semi-aromatico, componente base per la produzione del Prosecco Doc e Docg.

La sua coltivazione è diffusa in quasi tutte le province del Veneto e recentemente si è estesa anche in Friuli Venezia Giulia ma senza dubbio il suo habitat naturale rimane il Trevigiano e in particolar modo il sistema collinare che si estende tra Conegliano e Valdobbiadene.

Dal 2009 il nome Glera indica il vitigno mentre il termine Prosecco non identifica più la varietà ma una regione territoriale specifica che racchiude le province venete e friulane dove viene prodotto.

Perciò ricordate: quando diciamo Glera parliamo di uva, quando diciamo Prosecco facciamo riferimento esclusivamente al vino!

Questa scelta è stata operata al fine di salvaguardare le denominazioni di origine del Prosecco: il termine Prosecco riferito ad un vitigno e non a una denominazione avrebbe reso inefficace la sua tutela.

CHI E' LA GLERA?

La Glera è un’uva ideale per la spumantizzazione ed è alla base del Prosecco DOC, dell’Asolo DOCG e del Conegliano-Valdobbiadene Prosecco DOCG.

E’ uno dei vini più venduti al mondo!

La Glera è un vitigno di origine antiche: pare infatti che fosse coltivato già in epoca romana.

La superficie di Glera coltivata a livello nazionale ammonta a 18.300 ha!

Per la produzione del Prosecco viene impiegato il vitigno Glera per un minimo dell’85% e fino ad un massImo del 15% possono concorrere i vitigni Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera, Glera lunga, Chardonnay, Pinot bianco, Pinot grigio e Pinot nero (vinificato in bianco). 

PROFUMI E CARATTERISTICHE DELLA GLERA

La Glera si esprime in modo differente a seconda delle condizioni climatiche e delle tipologie di terreno.

  • Nell’area collinare del Valdobbiadene prevalgono le note floreali e quelle fruttate.

  • Nell’area a sud di Vittorio Veneto spiccano i sentori agrumati e la mela verde.

  • Per quanto riguarda la pianura, il floreale e il fruttato fresco sono tipici delle zone con suoli sassosi e sciolti.

Essendo uno spumante ottenuto a partire da uve aromatiche, anche per il Prosecco si preferisce il metodo Charmat che prevede la fermentazione in autoclave.

Questo metodo è ideale per la produzione del Prosecco poiché è un vino che si contraddistingue per la sua bevibilità e la sua immediata piacevolezza piuttosto che per la complessità.

Col metodo Charmat vengono preservate le caratteristiche del vitigno ovvero freschezza, profumi intensi e acidità spiccata.

Il contenuto zuccherino dello spumante varia da extra-brut a dry ed esiste anche una tipologia prodotta mediante rifermentazione tradizionale in bottiglia (che viene specificata in etichetta). Questi vini possono presentarsi con una leggera velatura, sono frizzanti, fruttati con eventuali sentori di crosta di pane e lievito e secchi. 

PROSECCO VS CHAMPAGNE: QUAL E’ LA DIFFERENZA?

Sono almeno 5 le principali differenze!

TERRITORIO

La zona di produzione del Prosecco DOC si trova nell'area Nord orientale dell'Italia e interessa le province di Belluno, Gorizia, Padova, Pordenone, Treviso, Trieste, Udine, Venezia, Vicenza.

L’area storica di produzione del Prosecco Superiore è circoscritta a 15 comuni del Veneto, tra Vittorio Veneto e Valdobbiadene, e 9 comuni del Friulì Venezia Giulia.

La varietà Cartizze e Rive sono indubbiamente le più pregiate.

La denominazione della Champagne si estende in quattro grandi regioni di produzione dello champagne: la Montagne de Reims, culla del Pinot nero;

la Vallée de la Marne, terra del migliore Pinot Meunier, la Cote Des Bar, da cui provengono i migliori champagne a base Chardonnay e la Cote Des Blanc, terra dei celebri Blanc de Blancs.

VITIGNI

Il vitigno impiegato per produrre il Prosecco è la Glera, un vitigno antico di origine incerta, ma di cui si inizia già a parlare nel 1500. Nella produzione del Prosecco la Glera costituisce almeno l'85% delle uve utilizzate.

Lo Champagne si può ottenere principalmente con tre diversi vitigni.

  • Il Pinot Nero che dona vini dagli aromi di frutti rossi e grande personalità.

  • Il Pinot Meunier che dà vini fruttati e rotondi.

  • Lo Chardonnay che regala note floreali e agrumate e il potenziale di invecchiamento.

METODO

Qui sta sicuramente la differenza fondamentale tra i due metodi di spumantizzazione: la rifermentazione in autoclave e la rifermentazione in bottiglia.

  • Il Prosecco si produce con il metodo Martinotti-Charmat:

    la fermentazione avviene in un’autoclave pressurizzata e a temperatura controllata, per un periodo breve, dai 30 giorni ai 6 mesi, durante il quale gli zuccheri presenti vengono trasformati in alcol e anidride carbonica ad opera dei lieviti.

    Il prodotto della spumantizzazione viene quindi subito imbottigliato ed è pronto per essere consumato!

  • Nel Metodo Champenoise, invece, la presa di spuma (o seconda fermentazione) avviene in bottiglia.

    Dopo l’aggiunta anche qui di zuccheri e lieviti selezionati, le bottiglie riposano orizzontalmente dai 18 fino agli oltre 30 mesi.

    Poi comincerà il remuage, ovvero la rotazione quotidiana della bottiglia, che nell’arco di 1-2 mesi raggiunge la posizione quasi verticale.

    A questo punto si eliminano le fecce raccolte sotto il tappo attraverso la sboccatura o degorgement, congelando il collo della bottiglia e permettendo l’espulsione del cilindretto con le raccoglie. Il metodo per produrre Champagne è praticamente identico al nostro metodo classico!

PREZZO

Una bottiglia di Champagne base parte da 25 euro circa e può arrivare per le bottiglie speciali a migliaia di euro. Dall’altra parte una bottiglia di Prosecco Superiore della miglior selezione Cartizze costa 20 euro circa!

GUSTO

Il Prosecco è un vino dal bouquet delicato e fruttato. Prevalgono la pera, la pesca, la mela e i fiori bianchi.

Al palato le bollicine sono molto piacevoli e ci piace per la sua semplicità e freschezza!

Ogni Champagne, proprio perché può derivare da vitigni diversi, è unico e con caratteristiche differenti. Le bollicine (per i nerd perlage) sono piccolissime e molto persistenti. Ogni Champagne ha le sue tipiche note fruttate, floreali, di tostatura (se è usato il legno) o di spezie.

E’ cremoso, minerale e sempre elegantissimo!

ABBINAMENTI CON IL PROSECCO

Il prosecco è tra i vini più apprezzati d'Italia e nel Mondo e la sua versatilità è tale da poterlo servire con l'aperitivo ma anche a tutto pasto!

APERITIVO

Tra gli aperitivi o antipasti si sposa benissimo ad esempio con formaggi e salumi mediamente stagionati o cocktail di gamberi. Oppure è perfetto anche senza abbinare nulla in attesa della cena!

VERDURE

Il Prosecco di Valdobbiadene è perfetto con gli asparagi o radicchio trevigiano: il loro sapore amarognolo viene contrastato dagli aromi dolci del Prosecco.

PESCE

Il prosecco si abbina a meraviglia con tante tipologie di pesce come crostacei, crudità, scampi, insalata mare, spigola e orata.

SALUMI

Il Prosecco è perfetto con salumi come mortadella o prosciutto cotto poiché le bollicine sono perfette per sgrassare il palato dopo il loro assaggio.

CURIOSITA' SUL PROSECCO

  • Il Prosecco è il primo vino italiano per volume di esportazione!

  • Il nome deriva dalla città di Prosecco, in provincia di Trieste, dove si produceva un vino a base Glera già in epoca romana.

  • Il Prosecco Superiore col fondo è una tipologia particolare caratterizzata dal metodo di produzione tradizionale sur lie, ovvero “sulle fecce” e prevede la rifermentazione in bottiglia che rende il Prosecco torbido e con marcati sentori di lievito.

  • Se vuoi goderti un calice di Prosecco usa il calice a tulipano: il vino esprimerà al meglio il suo profumo!

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