Verdicchio | Vitigno, Stili del Vino, Caratteristiche, Consigli, Abbinamenti e Curiosità

IL VITIGNO VERDICCHIO E TUTTE LE SUE SFUMATURE NEL VINO

Dire Verdicchio vuol dire Marche!

Il Verdicchio infatti è un vitigno autoctono a bacca bianca coltivato quasi esclusivamente nelle Marche.

E’ diffuso anche in Umbria e Abruzzo ma quando viene allevato al di fuori delle zone vocate tende a perdere il suo vigore e a mostrare alcune caratteristiche negative.

La sua proverbiale acidità permette ai produttori di lavorarlo agevolmente.

E poi vogliamo parlare del suo inconfondibile retrogusto amarognolo?

Se si vuole ottenere un Verdicchio giovane e subito godibile si opta per la vinificazione in acciaio, se invece si preferisce invecchiarlo in legno non perde un briciolo di acidità e ovviamente questa è una caratteristica molto ricercata anche per le basi degli spumanti.

E’ decisamente una varietà molto duttile!

Se volete conoscere meglio la storia del Verdicchio, le sue peculiarità e come abbinarlo al meglio questo è l’articolo che fa per voi!

CHI E' IL VERDICCHIO?

  • Il Verdicchio ha ottenuto molti riconoscimenti nelle più note guide di settore ed è il vino bianco fermo più premiato d’Italia!

  • Recenti studi sul DNA hanno confermato la sua identità col Trebbiano di Soave e il Trebbiano di Lugana: si è ipotizzato anche che il il Verdicchio sia stato introdotto nelle Marche da viticoltori del nord nel 1400.

  • Il Verdicchio è uno dei pochissimi vini bianchi a vantare la tipologia Riserva grazie al suo notevole potenziale di invecchiamento.

  • Il nome Verdicchio deriva dalle sfumature verdoline delle sue uve anche a piena maturazione e dal caratteristico colore del vino che ne deriva.

  • Il Verdicchio preferisce terreni collinari, argillosi e calcarei, ricchi di minerali e soleggiati.

  • Dagli anni ’80 è iniziato per il Verdicchio un percorso volto ad incrementarne la qualità che ha portato a una grande evoluzione di questo incredibile vino.

  • Negli anni 70 fu realizzata da un famosissimo design una bottiglia apposita per il verdicchio: particolarissima nella forma che ricorda una anfora!

  • Nelle Marche il Verdicchio ha trovato due zone d’elezione: i Castelli di Jesi, in provincia di Ancona, e Matelica, in provincia di Macerata.

PROFUMI E CARATTERISTICHE DEL VERDICCHIO

Una delle caratteristiche inconfondibili del Verdicchio è indubbiamente la mandorla che troviamo sia in sottofondo che nel retrogusto.

Se non hai presente il gusto della mandorla (oltre che assaggiarne una!) puoi pensare ad una sensazione quasi un pò amara (o meglio, come direbbero i nerd, amaricante!!).

Verdicchio dei Castelli di Jesi

La prima cosa che caratterizza il Verdicchio di questa zona è sicuramente il clima: marino e mitigato grazie alla vicinanza del mare.

Qui la zona di produzione è davvero piuttosto estesa, tanto che potrai trovare alcuni produttori più sulla costa, tale per cui il loro vino sarà decisamente salato, mentre altri più nella zona collinare e vicino alla montagna, e il loro Verdicchio sarà più fresco e minerale ma meno sapido (come direbbero i nerd).

Tipica di questa zona è la nota iodata, insieme a profumi di pesca, mandorla.

Verdicchio di Matelica

Il Verdicchio di questa zona invece è un vino di montagna: ha trovato un luogo favorevole alla sua crescita in una piccola conca chiamata Val Camerina.

La valle protegge i vitigni dalle freddi correnti e dalle forti escursioni termiche.

In più i terreni sono particolarmente ricchi di minerali, in quanto questa conca milioni di anni fa era ricoperta dalle acque marine!

I profumi ricordano la camomilla, le erbette aromatiche, l’anice e frutta gialla fresca.

Due stili di Verdicchio a confronto

VERDICCHIO VINIFICATO IN ACCIAIO: note di frutta fresca come mela, pera, susina, pesca gialla, albicocca e agrumi, frutta tropicale come l’ananas, note floreali di gelsomino e ginestra, camomilla, erbe aromatiche come salvia e timo e finale asciutto mandorla amara.

In questo caso è spesso un vino fresco, di corpo abbastanza leggero e non troppo alcolico.

VERDICCHIO VINIFICATO IN LEGNO: note intense di frutta secca e candita,  confettura di frutta gialla, albicocca, erbe aromatiche, come timo e salvia, aromi speziati di vaniglia e legno tostato, miele di castagno e note burrose che ricordano lo Chardonnay.

In caso di lunghi affinamenti in legno, invece, è un bianco potente e di corpo, dal buon grado alcolico e molto ricco.

IL GUSTO

Il Verdicchio ha un notevole contenuto di polifenoli che fanno sì che il vino risulti piuttosto strutturato.

Questa struttura importante è accompagnata anche da un certo grado di acidità e alcolicità che si bilanciano e regalandogli equilibrio.

Per questa ragione è frequente trovare Verdicchi di gradazione elevata intorno ai 14/14,5°!

Questo accade sopratutto nel caso del Verdicchio dei Castelli di Jesi.

Al palato il Verdicchio nella versione giovane è un vino secco, sapido e fresco.

Se affinato a lungo è di grande intensità gustativa, morbido, strutturato e con una persistenza aromatica intensa.

Il Verdicchio ha un retrogusto gradevolmente amarognolo con una scia ammandorlata che lo caratterizza, più saporita nei vini invecchiati.

ABBINAMENTI CON IL VERDICCHIO

Il Verdicchio spumantizzato è perfetto in abbinamento alla frittura di pesce e agli antipasti con una certa grassezza come le famose olive ascolane!

Il Verdicchio giovane affinato in acciaio si abbina a meraviglia a primi piatti di pesce come gli spaghetti alle vongole o a piatti vegetariani.

Il Verdicchio più strutturato e magari affinato in legno si sposa con piatti saporiti e succulenti sia di terra come il pollo al curry sia di mare come ad esempio il brodetto anconetano.

Il Verdicchio passito è ottimo a fine pasto con i dolci come i biscotti alle mandorle o la crostata di ricotta, mentre le versioni muffate con i formaggi erborinati come Stilton o Roquefort.

LE REGIONI DEL VERDICCHIO

Le principali aree di coltivazione del Verdicchio nelle Marche sono i Castelli di Jesi (con oltre 400 produttori e 23 comuni coinvolti nella provincia di Ancona e 2 in provincia di Macerata) e le colline maceratesi in prossimità di Matelica (con 8 comuni nella provincia di Macerata e 2 in quella di Ancona), entrambe bagnate dal corso del fiume Esino.

Il Verdicchio di Jesi, con le vigne affacciate sull’Adriatico, è considerato il “Verdicchio di mare”: il clima qui è più soleggiato e mediterraneo e quindi il vino risulta meno fresco e più fruttato con una vendemmia anticipata rispetto all’area di Matelica e con un corpo maggiore.

Matelica ha invece i vigneti rivolti agli Appennini: le forti escursioni termiche e un clima più fresco conferiscono al vino maggiore acidità, alcol più moderato e un olfatto più ricco ed è chiamato il “Verdicchio di montagna”.

Tra le due zone il rapporto produttivo è di 10 a 1: infatti il 90% della produzione di Verdicchio nelle Marche si concentra nelle colline intorno a Jesi!

In entrambe gli areali si producono diverse tipologie di Verdicchio: quello “Classico” deriva dai vigneti delle più storiche aree di produzione, quello “Superiore” è ottenuto con minori rese per ettaro e ha un tenore alcolico maggiore, la versione “Riserva” è affinato per almeno 18 mesi di cui sei in bottiglia.

CURIOSITA' SUL VERDICCHIO

  • La prima menzione scritta del termine Verdicchio risale al 1557 nel “Libro di agricoltura utilissimo”.

  • I primi esperimenti di spumantizzazione del Verdicchio col metodo classico risalgono a metà dell’800 e furono condotti da Ubaldo Rosi.

  • Ogni anno nella provincia di Ancona dopo la vendemmia si organizzano feste e sagre col Verdicchio come protagonista di cui la più famosa è la sagra di Cupramontana, considerata la “capitale del Verdicchio” grazie al particolare timbro montano del vino prodotto in quella zona.

  • Il Verdicchio è chiamato “l’oro delle Marche” ed è il vitigno a bacca bianca più diffuso nella Regione: ben 3500 ettari vitati!

Fonti

www.imtdoc.it

www.winepoint.it

 www.consorziolugana.it/territorio

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