NOSIOLA: vitigno, stili di vino, caratteristiche, abbinamenti e curiosità.

Il vitigno che racconta del Trentino e del Vino Santo.

Abbassate le luci e stendetele un tappeto rosso: ecco a voi la Nosiola, l’unico vitigno trentino ad essere… Donna!
Ebbene sì, la Nosiola è indiscutibilmente la regina del basso Trentino e non fidatevi mai di chi sostiene il contrario.

Dal tipico sentore ammandorlato e dal gusto delicato, la Nosiola è un vitigno autoctono del Trentino, la cui etimologia deriva dalla parola “nocciola” (nient’altro che il suo sentore organolettico principale).

Segni particolari?

È figlia della brezza del vento “Ora” che, alzandosi da sud, soffia da mezzogiorno in poi dal vicinissimo Lago di Garda e su tutta la Valle dei Laghi.
Depennate dal vostro immaginario l’associazione “Trentino” e “piste da sci”. Questa zona è davvero un fazzoletto di Mediterraneo in cui prosperano leccini, limoni, oliveti e ovviamente viti (non propriamente di montagna!)

Chi è la Nosiola?

  • Il suo nome, come detto, deriva dal dialettale “nosèla”, letteralmente “nocciola”: caratteristica organolettica che si riscontra fortemente nei vini giovani, freschi ed aciduli.

  • Da secoli prodotta in Trentino, e nella fattispecie nella zona di Toblino, Valle dei Laghi e Val di Cembra in provincia di Trento, nasce essenzialmente come uva per produrre vino da tavola. Oggi, viene coltivata sicuramente meno di allora, ma anche grazie al Consorzio dei Vini del Trentino si ritaglia il suo spazio tra le eccellenze regionali e nel mercato.

  • Eclettica e versatile: con la Nosiola è possibile fare vini freschi e super beverini ma grazie al caldo temperato si ricava da essa anche il Vino Santo Trentino (anche chiamato “il passito dei passiti”).

  • Non solo una questione di genere: se nella Valle dei Laghi, come accennato, la Nosiola è femmina, a Lavis, Sorni e in Vallagarina diventa il Nosiola, con un accenno più duro (forse perché la prima zona è quella di elezione della Nosiola? Io penso proprio di sì, ma forse perché il mio genere mi tradisce!)

  • La Nosiola si presenta in purezza nella DOC Trentino Nosiola e nella DOC Trentino Vino Santo (Presidio Slow Food) ma entra con minori percentuali nella Doc Garda Orientale, Valdadige e Sorni. 

  • Come succede in tutte le regioni italiane, anche il Trentino ha i suoi vitigni peculiari, anfitrioni del territorio. Nonostante, a parer mio, la Nosiola sia una di queste eccellenze regionali, la realtà vitivinicola è ben diversa: la superficie vitata a Nosiola è veramente minima. Attualmente gli ettari vitati destinati a Nosiola non arrivano a 70, a fronte di una superficie vitata destinata in Trentino alle varietà a bacca bianca di quasi 7.600 ettari. Se consideriamo l’intera superficie dei vigneti trentini (considerando pertanto uve bianche e rosse) la parte destinata alla Nosiola rappresenta lo 0,3% delle uve vendemmiate (dati vendemmia 2020 in provincia di Trento).

Profumi e caratteristiche della Nosiola

Decisamente meno estrosa dello Chardonnay e meno raffinata di un Riesling, la Nosiola ha comunque qualcosa che la fa ricordare piacevolmente ai suoi bevitori.

I vini a base di Nosiola hanno infatti una bellissima acidità e un bouquet delicato e fresco, connotato da profumi verdi e minerali di frutta fresca acerba come mela verde e pera, fiori bianchi e un sottofondo di nocciola.

Al palato l’acidità e la freschezza predominano. I vini a base di Nosiola non sono eccessivamente complessi ma sono dotati di una grande bevibilità: elementi che, uniti ad un finale croccante lasciato dai sentori di frutta secca quali nocciola e mandorla portano alla beva quasi continua! (assicuratevi quindi di avere sempre un paio di bottiglie di Nosiola in più… i vostri ospiti gradiranno!).

Stili di Nosiola

Nosiola giovane, Nosiola agè o Nosiola Vino Santo?

Se è vero che la Nosiola è uno di quei vitigni autoctoni e rari da preservare, è anche vero che la Valle dei Laghi è l’unica zona del Trentino in cui essa si esprime in maniera eclettica rendendo benissimo in versione giovane, in versione legno e in versione vino santo.

In questa ala mediterranea dal clima mite in cui i venti caldi si mescolano all’aria di lago e riscaldano le vallate, la Nosiola, che affonda le proprie radici nella tipica marna calcarea, può essere chi vuole.

Mi ricorda un po’ il Verdicchio, giovane bambino quando affina in cemento o in acciaio pronto da bere subito, uomo in cravatta quando passa in barrique e tenero nonno quando appassisce.

Allo stesso modo adoro pensare alla Nosiola come ad una Donna.

Se infatti nella versione fresca e beverina, quella ottenuta dal passaggio in solo acciaio e vinificata come prodotto d’annata per essere commercializzata nello stesso anno della vendemmia, la Nosiola assomiglia ad una Vergine; nella sua versione più agè, data da un passaggio in legno più o meno lungo, la Nosiola acquista struttura e complessità, vestendosi da avvenente signora di mezza età.

Esiste poi una versione Santa della Nosiola, quella che decisamente mi affascina di più, e non solo per il suo profilo organolettico.

Innanzitutto perché sono solo sei le cantine che lo producono (e tra quelli assaggiati, “Arèle”, nome dei graticci su cui vengono appassite le uve, della Cantina Pravis ha sicuramente colpito la mia attenzione), secondo poi viene prodotto in piccolissime quantità (solo trenta mila mezze bottiglie all’anno!).

Un vino mitologico, che attende addirittura 15 anni prima della sua commercializzazione.

Finita qui?! Non scherziamo: abbiamo detto che la Nosiola è la Regina del Trentino! Vuoi che non si siano inventati qualcos’altro per renderle omaggio?

Ebbene, con la Nosiola si fa anche… grappa (e quale meglio dell’Acquavite di Pisoni?!).

È proprio l’Istituto Tutela Grappa del Trentino che si occupa della valorizzazione di questa vera e propria eccellenza nell’eccellenza.

Credo proprio che Verdicchio e Nosiola, se fossero stati uomini e donne, sarebbero state decisamente anime gemelle.


Abbinamenti consigliati per il vino Nosiola

Nosiola più leggeri sono perfetti con antipasti a base di pesce di lago (trota, salmerino e carpione, per regionalità), formaggi leggeri e carne cruda (come la carne salada, tipica di queste zone), ma anche antipasti più elaborati e gourmet, per i più appassionati, come un uovo cotto a bassa temperatura impreziosito da formaggio e tartufo nero (proprio quello che abbiamo mangiato da Pravis, abbinato a Le Frate 2021, Nosiola in purezza vinificato in acciaio: una bellissima espressione di Nosiola giovane e fresco!).

Se invece abbiamo intenzione di stappare una Nosiola un po’ più opulenta, grassa e barocca, impreziosita da un più o meno breve passaggio in legno, il consiglio è quello di abbinare piatti più complessi, come un risotto di pesce mantecato ai formaggi o un tagliolino guanciale e asparagi.

Più complesso sarà il vino, maggiori lavorazioni dovrà avere il piatto.

E con il Vino Santo di Nosiola? Con un dessert a base di cioccolato e crema non si sbaglia, ma io preferisco sempre concludere con una bella selezione di formaggi, meglio se erborinati, di grande persistenza e in concordanza territoriale col vino.

Curiosità sulla Nosiola e sulla Valle dei Laghi

Visitare questo splendida area di specchi d’acqua attraverso la visita in cantina e le attività sportive è sempre il miglior modo per visitare questa zona!

Concediti due giorni di relax e goditi tutto quello che questa terra ha da offrirti.

Puoi iniziare il tuo tour con un giro in barca partendo dalla bellissima Riva del Garda, dal fascino mediterraneo e mitteleuropeo! Un aperitivo coi capelli al vento è un bellissimo modo di iniziare il tuo viaggio in Trentino!

Se invece sei un’amante dell’avventura, puoi noleggiare una e-bike e fare il tour tra i vigneti, raggiungendo le cantine storiche direttamente in bici! (No panic: il massimo che puoi fare è cadere tra le vigne… non mi sembra poi così tanto male).

Non dimenticarti poi di assaggiare i mitici distillati: grappe e amari non possono mancare all’assaggio!

Sono state proprio queste le attività che il Consorzio di Tutela dei Vini del Trentino e Wine Meridian hanno organizzato per noi, grazie anche alla collaborazione di Garda Trentino e siamo sicuri che il prossimo viaggio in Trentino alla scoperta della Nosiola vi scompiglierà come l’Ora, il vento che riscalda questa meravigliosa terra di mezzo.

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