Chardonnay: vitigno, stili di vino, caratteristiche, abbinamenti e curiosità

Il vitigno che tutto il mondo ama è lo Chardonnay

Se mi dicessero che su Marte hanno iniziato ad allevare lo Chardonnay o che sulla Luna stanno andando di gran moda gli spumanti a base di Chardonnay non ne rimarrei affatto stupita.

Lo Chardonnay è un po’ come una donna la cui bellezza si trasforma nel tempo e nello spazio ma non sfiorisce mai.

Di sicuro lo hai già provato, ma vale la pena provare almeno altre 3 o 4 bottiglie per vedere quante sfaccettature può avere!

Questo articolo ti mostrerà tutte le sfumature dello Chardonnay e soprattutto quale vino si addice di più ai tuoi gusti.

Anche da Marte mi dicono che gli sia stato molto utile! 👽

Chi è lo Chardonnay?

  • Il suo nome di certo gli ha portato una gran fortuna: Chardonnay viene dall’arabo “Shahar Adonay”, ovvero la Porta di Dio!

  • Gli scienziati affermano che lo Chardonnay è nato da un incrocio fra Pinot e Gouasi Blanc

  • E’ allevato praticamente in tutto il Mondo: le origine dello Chardonnay affondano le radici in Borgogna, ma nel tempo è arrivato anche nei paesi del Nuovo Mondo, dalla California, Nuova Zelanda, Israele, Australia, Cile e molti altri.

  • Dallo Chardonnay si possono ottenere vini molto diversi, in base allo STILE voluto dal produttore: da vini giovani e freschi, a bianchi di corpo, ma anche bollicine sia nel metodo charmat, che nel metodo classico e soprattutto l’intramontabile Champagne.

  • Contrariamente a quanto si pensi sui vini bianchi, lo Chardonnay ha dimostrato di poter dare vita a vini bianchi molto longevi nel tempo, tanto da poter invecchiare anche oltre i dieci anni.

  • In Italia il primo produttore di Chardonnay è la Sicilia, seguita dal Trentino, ma nel Mondo il primo coltivatore è senza dubbio la Francia (circa 45 mila ettari vitati).

  • La vite di Chardonnay ha avuto un successo planetario perché si adatta benissimo a climi caldi (come la Sicilia o l’Israele), ma anche a climi piuttosto freddi (proprio come nella regione dello Champagne). Anche in termini di suolo non è particolarmente esigente, ma rende al calice esattamente ciò che il suolo le dà (il riferimento è alla mineralità!).

  • I vigneti di Chardonnay più costosi al Mondo sono proprio quelli della Borgogna che arrivano a valere fino 9,5 milioni di euro! A causa delle altissime tasse di successione, però, molti produttori stanno vendendo i propri ettari: Moet Hennessy Louis Vuitton avrebbe già acquistato un Grand Cru di circa 9 ettari ad una cifra intorno ai 100 milioni di euro!

Profumi e caratteristiche dello Chardonnay

Nel caso dello Chardonnay è importante capire qual è lo stile del vino, in particolare, se si tratta di uno Chardonnay giovane e leggero, di solito vinificato in acciaio, oppure di un vino di corpo, quasi cremoso, spesso più invecchiato e prodotto anche con un passaggio in legno.

Chardonnay giovane + acciaio

Nel caso di Chardonnay fresco e leggero il colore è giallo paglierino. Al naso non è particolarmente intenso ed è soprattutto fruttato. Tra i profumi di questo Chardonnay il lime, gli agrumi, spesso il pompelmo, ananas e una nota di gesso. In bocca ha un corpo medio - leggero, una media acidità, un grado alcolico che varia tra i 12 – 13%.

Questi stessi profumi lo Chardonnay li mantiene anche nelle versioni di spumante Charmat.

Se vuoi puntare a questi vini puoi scegliere fra gli Chardonnay dell’Alto Adige e gli Chablis francesi, in cui spicca anche la nota minerale, oppure quelli della Nuova Zelanda o del Sud Africa (spesso a ottimi prezzi).

Chardonnay di corpo + legno

Se, invece, si sceglie uno Chardonnay con qualche anno sulle spalle e che è passato nel legno (botte o barriques), allora il colore sarà quasi giallo dorato. Al naso i profumi di questo Chardonnay variano tra banana, vaniglia, fiori come la ginestra e il glicine, ma soprattutto burro e frutta secca. Il corpo è pieno, generalmente la consistenza è cremosa e la media acidità è accompagnata da una punta di dolcezza leggermente percettibile. L’alcol può variare dai 13 - 14,5% Vol..

Prova gli Chardonnay siciliani, oppure i vini di Napa Valley in California o della denominazione francese Macon e chiaramente a quelli della Borgogna (ti servirà qualche decina di euro in più).

Metodo Classico vs Champagne

😑Aiaiai tasto dolente! Perché scegliere?

Il Metodo Classico da uve Chardonnay è molto diffuso in Italia. Tutte le più famose zone di produzione lo usano sia in purezza che in blend con altri vitigni (come il Pinot Nero). Sto parlando del Trento DOC, della Franciacorta (Lombardia) e dell’Alta Langa (Piemonte). Più il vino sosta sui lieviti (quindi più invecchia in poche parole) più sarà cremoso, con note di lievito, burro, crosta di pane, frutta secca e crema pasticcera.

Mr. Champagne, invece, vuoi per il suolo, vuoi per il clima in cui vengono allevate le viti di Chardonnay è generalmente agrumato e minerale, alcuni ricordano il profumo della mela gialla, della pesca bianca, della mandorla e anche della crosta di pane. L’alcool in generale è minore rispetto ai nostri spumanti!

Abbinamenti con lo Chardonnay

Nel caso di Chardonnay freschi e agrumati puoi provare con piatti vegetariani, oppure con crudi di mare, sushi e risotti al pesce. E’ un must per l’aperitivo!

Se invece stasera vuoi aprire uno Chardonnay burroso puoi sperimentare secondi di pesce, carni bianche e soprattutto formaggi di capra e il Camembert.

Preferisci le bollicine? Che sia Champagne o Metodo Classico con loro ti puoi davvero sbizzarrire!

Vanno bene per l’aperitivo, ma anche da bere a tutto pasto. Stanco della solita scelta con le ostriche?

Prova con la mortadella! F-A-N-T-A-S-T-I-C-O!

Le regioni dello Chardonnay

In Italia potrai trovarlo davvero dappertutto ma tra le regioni che lo producono in modo più significativo ci sono: Sicilia, Trentino, Lombardia (soprattutto in Franciacorta), Veneto, Piemonte ed Alto Adige.

Se guardiamo al mappamondo, invece, i produttori più importanti di Chardonnay dopo la Francia sono la California, Australia, Italia, Cile, Sud Africa e Argentina.

Ah! Forse si trova anche su Marte!

Curiosità sullo Chardonnay

  • La Chardonnay - mania è nata negli anni '80 e '90, epoca in cui veniva prodotto soprattutto nella versione da legno e particolarmente vanigliosa!

  • L’uva nata in un piccolo villaggio della Borgogna chiamato Chardonnay.

  • Se nell’etichetta dello Champagne vedi la scritta “blanc de blancs” puoi stare tranquillo di bere 100% Chardonnay.

  • Se vuoi provare uno Chardonnay spumantizzato ma lo Champagne non fa per le tue tasche puoi provare un Cremant francese o un ottimo Franciacorta italiano (con 20 € puoi bere benissimo).

  • Quando senti i profumi di banana, burro o lattosi ricordati che non sono quelli naturali del vitigno, ma sono gli aromi secondari, cioè quelli prodotti durante la fermentazione alcolica e malolattica. Se hai dei dubbi su come riconoscerli leggi il nostro articolo sugli Aromi.

  • La leggenda racconta che lo Chardonnay deve la sua popolarità alla moglie dell'imperatore Carlo Magno che ordinò che le uve da vino bianco fossero piantate in Borgogna perché era stufa del vino rosso che macchiava la barba del marito mentre beveva.

  • Se ti capita di andare in Regno Unito e senti qualcuno chiamare a voce alta il nome “Chardonnay” sappi che non sta parlando al vino: è un nome da bambina.

  • Quando andrai in vacanza in Australia nei locali potrebbero chiamarlo Chardy e non Chardonnay!

Cin Cin

Clara


FONTI

http://www.civiltadelbere.com/bourgogne-la-dove-la-vigna-e-piu-cara/

https://www.jancisrobinson.com/learn/grape-varieties/white/chardonnay

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