Nebbiolo: vitigno, stili di vino, caratteristiche, abbinamenti e curiosità

Il vitigno Nebbiolo e i vini

Se hai già già provato il Pinot Nero e ti piace devi assolutamente provare il Nebbiolo.

Un mix di profumi, tra la frutta e i fiori, una eleganza innata, l’acidità strepitosa e i suoi tannini da paura.

Non sarà mica un caso se è il nebbiolo è il vitigno usato per la produzione del Barolo: una delle bottiglie più ricercate e costose al mondo.

Ma il Nebbiolo non è solo bottiglioni di lusso e lunghi invecchiamenti: si trova in tante fasce di prezzo e soprattutto i vini prodotti a base di Nebbiolo hanno tante sfumature diverse a seconda delle regioni (italiane) in cui viene prodotto.

Quindi se stai cercando il Nebbiolo dei tuoi sogni o vuoi capire le sue caratteristiche prima di provarlo, questa guida è ciò di cui hai bisogno.

Si parte!

Chi è il Nebbiolo:

  • Il suo nome è di origini incerte: di sicuro deriva da “nebbia“, per alcuni perché gli acini di Nebbiolo sono ricoperti da parecchia pruina (una sorta di patina biancastra sugli acini), per altri invece la ragione sta nel fatto che è un’uva che viene vendemmiata ad ottobre inoltrato, quando i vigneti sono coperti dalle nebbie del mattino.

  • Le sue origini sono antichissime: il Nebbiolo è un vitigno medievale, già citato nel 1272, anno in cui Edoardo I, Re d’Inghilterra e duca d’Aquitania, ne riceve in regalo una bottiglia proveniente da Alba.

  • E’ coltivato soprattutto in Piemonte nelle Langhe, ma se lo trovi in altri luoghi sappi che assume nomi diversi: nella zona dell’Alto Piemonte si chiama Spanna, in Valtellina (Lombardia) si chiama Chiavennasca, in Valle d’Aosta prende il nome di Picotentro.

  • E’ un vitigno così versatile che si può trovare nella versione Barolo come rosso importante e di lunghissima longevità (anche oltre i 40 anni!), in versioni più floreali e delicate come rosso di medio corpo nelle denominazioni come Gattinara, ogni tanto si può trovare anche nella versione rosata, piacevole e persistente per la produzione del metodo classico e, infine, si presta a vini prodotti con il metodo dell’appassimento, come nel caso dello Sforzato di Valtellina, un vino passito secco e non dolce.

  • L’Italia, nello specifico la regione Piemonte, è il primo produttore al mondo di Nebbiolo (circa 6.000 ettari), seguito dall’Argentina (circa 200 ettari) e dall’Australia (circa 100 ettari). E’ un vitigno ancora molto legato alla sua terra d’origine che non vuole internazionalizzarsi!

  • Associato spesso al Pinot Nero, ne condivide anche la difficoltà di allevamento: è un uva molto esigente perché è a maturazione tardiva, ma anche a fioritura precoce, quindi non ha senso piantarlo ovunque che potrebbe soffrire di gelate primaverili.

  • I vini top di gamma del vitigno sono quelli prodotti da uve allevate sulle marne calcaree intorno ad Alba, a sud-ovest nella zona del Barolo o a nord-ovest nella zona più piccola e più giovane del Barbaresco.

  • Nell'area di Barolo un ettaro iscritto alla relativa Docg costa circa 1,2 milioni di euro, ma nei cru più importanti si arriva anche a 2,5 milioni di euro!

Profumi e caratteristiche del Nebbiolo

Il suo colore è riconoscibile tra mille: è rosso rubino chiaro quasi trasparente con sfumature aranciate sul bordo, e mano a mano che matura e invecchia perde la parte rubina e diventa mattone.

Il suo profumo è strabiliante perché al naso si mescolano odori molto diversi che trovano tra loro un equilibrio unico: la ciliegia matura, il lampone, la viola, le rose e poi man mano che invecchia spiccherà la liquirizia, il cuoio, persino il catrame e anche i funghi secchi.

Il suo colore e il suo naso così delicati non ti devono far pensare ad un vino leggero, anzi! Corpo, espressività e carattere non mancano mai in un Nebbiolo.

In bocca ci colpisce per la sua alta acidità, che resiste perfettamente nel tempo, e anche per quei tannini pronunciati ma mai ruvidi o esagerati.

Abbinamenti con il Nebbiolo

Il Nebbiolo ha una acidità spiccata e un tannino ben piazzato, quindi devi subito pensare ad abbinamenti con piatti succulenti e spesso grassi (burro, carni grasse e ricette untuose).

Da giovane il Nebbiolo è perfetto in abbinamento a paste al sugo di carne, carni al forno.

Nella versione vintage, invece, i vini a base di Nebbiolo sono ottimi con i formaggi stagionati, con la fonduta e il tartufo d’Alba, oppure semplicemente come vino da meditazione a fine pasto!

Le regioni del Nebbiolo

Ogni regione ha un suo stile di Nebbiolo, quindi, non ti fermare alle grandi Denominazioni come Barolo, Barbaresco e Roero.

Nella versione Langhe Nebbiolo troverai ad esempio ottimi prezzi, in quelle di Gattinara e Ghemme ci sarà meno potenza ma più delicatezza ed eleganza.

Infine nel Nebbiolo di Carema, Valle d’Aosta e Valtellina potrai sentire gli aromi dei vini di montagna, accompagnati da una grande intensità.

Se vuoi spostarti nel Nuovo Mondo, invece, puoi provare il Nebbiolo dello stato australiano del Victoria o quello della costa centrale della California e dello stato di Washington.

Ma prima fossi in te scoprirei le meraviglie che il Nebbiolo regala al nostro paese!

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